Costi della politica
UNA REVISIONE DEI COSTI DEL NOSTRO APPARATO ISTITUZIONALE NON È PIÙ RIMANDABILE
- Stabilire uno stipendio lordo mensile di 10.000€ sul quale i parlamentari dovranno pagare tasse e contributi
- Nessun vitalizio per fine mandato a nessuna carica rappresentativa istituzionale di ogni grado e livello (parlamentari, consiglieri regionali, ministri ecc) né ai loro familiari
- I figli delle cariche istituzionali di ogni grado e livello non dovranno percepire nessuna pensione ereditata dai genitori
- L’obbligo per tutte le cariche istituzionali di ogni grado e livello, di andare in pensione secondo le normative in vigore per gli altri lavoratori
- Nessun benefit né agevolazione per nessuna carica istituzionale di ogni grado e livello
- Rimborsi previsti solo per spese documentate e approvate dall’ organo di appartenenza
- Ricalcolo degli stipendi di quanti lavorano nelle istituzioni (camerieri, usceri, parrucchieri, stenografi ecc.) adeguandoli ai parametri medi delle categorie professionali di riferimento
- Soppressione degli Enti partecipati inutili che, in più occasioni, si sono rivelati esclusivamente delle spese per lo Stato senza offrire, al contempo, alcun utile per la collettività (poltronifici)
- Riduzione stipendi giunte e consigli, di regioni e province, adeguandoli allo stipendio del sindaco e dei consiglieri comunali del capoluogo di regione. Quest’ultimo deve essere deciso da una legge nazionale; con un tetto massimo di 8000 euro lordi al mese per il sindaco del capoluogo